Come voler contare le stelle del firmamento
per racchiuderle in un barattolo,
come voler trattenere tutti i granelli di sabbia nella mano stretta a pugno,
come il viaggiatore errante che percorre tutte le strade, palmo a palmo, senza mai sentirsi a casa,
come un giocatore che ha dimenticato lui per primo le regole del gioco,
e le cerca invano, in qualche sperduto angolo di mondo...
come quell’angelo che ha dimenticato il profumo del Paradiso,
e per questo non sa più come spiccare il volo,
come l’indovino che crede di vedere tutto
senza conoscere niente della propria anima,
come qualsiasi uomo che voglia possedere
ogni cosa sotto questo cielo
senza aver mai conosciuto la bellezza
di un cuore innamorato,
così è chi vuole governare la Vita e le sue regole,
quadrando il cerchio che sul foglio non riesce.
La vita è lieve abbandono,
un volo verso la corrente cieca
di un vento sconosciuto
che non ha volto, non ha occhi,
ma lassù ha un cuore indecifrabile.
Rosita Matera
Composta venerdì 23 marzo 2018