#ScrittoriItaliani
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
M’illumino d’immenso.
Col mare mi sono fatto una bara di freschezza
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti
E gli alberi e la notte non si muovono più Se non da nidi.
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
E per la luce giusta, Cadendo solo un’ombra viola Sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuor…
Il carnato del cielo sveglia oasi al nomade d’amore
Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia
In nessuna parte di terra mi posso accasare
Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca
Calante malinconia lungo il corpo… al suo destino Calante notturno abbandono di corpi a pien’anima presi nel silenzio vasto
Solo ho amica la notte. Sempre potrò trascorrere con essa D’attimo in attimo, non ore vane; Ma tempo cui il mio palpito trasme… Come m’aggrada, senza mai
Sei comparsa al portone In un vestito rosso Per dirmi che sei fuoco Che consuma e riaccende. Una spina mi ha punto
E il cuore quando d’un ultimo batt… Avrà fatto cadere il muro d’ombra, Per condurmi, Madre, sino al Sign… Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa,