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Se qualche volta i tuoi detti d’am… Assorta, io non ascolto, E m’ardon gli occhi, e insolito pa… M’imbianca il labbro e il volto; Se, di tutto dimentica, reclino
Tu che sei bello, generoso e forte… Tu amor mi chiedi?... Oh, bada. Se gaudio e speme a te reca la sor… Non ti gettar su la mia fosca stra… Va, di pace e d’amor ricca è la te…
Una zingara snella in vesti rosse Mi toccò in fronte con un dito, e… Un tremito mi scosse. Ella disse: «Tu porti un marchio… Inciso in forma di bizzarra croce.
Tu che sussulti a un batter d’ali,… il nodo del silenzio sulle labbra color di cenere!... Perchè taci, e tremando te ne stai rinchiusa in una torre di tristezz…
Io ti farò morire di dolcezza, se tu m’ascolterai quando la luna gonfia il mio cuore come un cuore… Sarà rossa la luna ad orïente, e poi, salendo, diverrà di perla.
Soffri in silenzio. Non chiamar n… a numerar le lacrime degli occhi tuoi. Sia pur grave il colpo che t… chieder coraggio ad altri è inoppo… Conta nel tuo segreto ad uno ad un…
Ruvida spada io son che il terren… Son forza ed ignoranza. In me stride la fame e il sol s’ac… Son miseria e speranza. Io conosco la sferza arroventata
Sogni tu forse le gialle radure, Sogni tu forse le calde pianure Arse dal sol? Vasti miraggi di sabbie cocenti, Corse d’audaci cavalli nitrenti
Ti fui compagna per le ignote stra… del mondo e all’ombra dei crocicch… vita lontana che fu mia, fu mia come questa non già che s’attorcig… al mio collo e al mio cor, segni i…
Gli occhi. La fanciulla ch’io sveglio in ques… versi, altra grazia non avea nel v… che lo splendor degli occhi sovrum… Nessuno sguardo sostener potea
Nel lanificio dove aspro clamore Cupamente la vôlta ampia percote, E fra stridenti rôte Di mille donne sfruttasi il vigore… Già da tre lustri ella affatica.—…
Pur vi rivedo ancor, povere stanze… Linde stanzette de la madre mia: Oh, nel mio sen, che folla di sper… Quando, ricca di sogni, io ne part… Pur vi rivedo ancor, povere stanze…
Sono cento, son mille, son milioni… Son orde sconfinate. Sommesso rombo di lontani tuoni Han le file serrate. S’avanzan sotto il rigido rovaio
L’uomo del camposanto, o Creatura… distesa ti trovò sull’erba diaccia… squallida salma senza sepoltura. E non avevi più capo nè braccia: solo il ventre mostravi allo stupo…
Poesia “Vanni e Vanna” di Ada Ne… Tags: Nessun tag Una notte d’inverno, Vanni e Vann… chiusero gli occhi alla lor dolce… Ad essi non lasciavi, o dolce madr…