2010
Tre compresse al giorno e ci vediamo tra un mese di mese in mese e negli anni dimenticasti com’era a ritrovarla
A chi dedico il nuovo libello, gioiello emendato d’ogni difetto? A te che eri solito, Cornelio, lodare queste mie cose da nulla, da quando solo sulla Penisola
Mi ricordo di averti seguita quel giorno nel cuore del caldo dietro i bambini che si rincorrono capelli neri, figura snella ad Ur, sul baluginio dei muri
Ricordo i miei amici come erano allora i bambini che sono stati quando restammo sulla soglia dell’adolescenza
Chiusi, come le donne dei soldati aspettano, austeri monoliti lontani come volti di antenati osservano, esercito di statue, foglie di remoti sogni dispersi
Povero Catullo, dalla follia desi… e ora accetta che ciò che è perdut… Giorni luminosi brillarono un temp… quando ti affannavi dietro i capri… dell’amata come amata nessuna mai,
Una notte si fermerà la sveglia e per me sarà finita una foglia vive solo un’estate e nessuno la ricorda nel lavorio dei batteri
Lasciati amare, Lesbia, e vivere e i commenti dei vecchi, invidiosi valgano le monete più misere. Giorni seguono giorni luminosi ma esaurito il nostro breve moment…
Si squarcerà lo Spazio resterà a guardare il Tempo in un angolo coprirà il grido con il sudario muto
Sole, tu che illumini i giorni uma… Giunone, che sai del mio dolore, Ecate, che tormenti i sonni urbani… E voi Dire e dèi d’Elissa che muo… se sventura benevolenza vale,
Generazioni nascono e muoiono e a restare di noi sono solo atomi di azoto e carbonio dispersi nei sussurri anonimi
Per distese di acque, di gente in… giungo qui al tuo mesto funerale per onorarti con l’ultimo dono e parlare alla tua cenere muta, fratello che la sorte mi ha già to…
Io scordarmi di te? La spia sotto il cappottino che attraversa trafelata il cortile del condominio oltre il diaframma della porta
Avevi dieci anni in vacanza con i tuoi tu di me non ti ricordi ma ero lì in Egitto di passaggio per i fossili degli altipiani, verso la terra degli Afariani.
Tra le circonvoluzioni di quel velluto morbido che diciamo tuttavia corteccia il tessuto deve aver ceduto