Paolo Maccallini

Palestra

È sempre buio
all’inizio
si comincia sempre da zero
si ricomincia
cerco l’interruttore
aspetto il ritardo e l’incertezza
dei tubi al neon
 
la luce non basta
dormono ancora
enormi ragni cromati le macchine
catalogati per massa
i dischi neri sogni
di ferro e carbonio
manubri e bilancieri
 
sonno pesante di ghisa
silenzio di sfida
si comincia
fisso il peso aggiungo
pesi che tintinnano
come bicchieri di cristallo
sfiancano
come sogni di piombo
 
espiro e tiro con tutta la rabbia
inspiro e mollo
piano però, non è una sconfitta
e comincia il ballo del ferro duello
con la carne
è più forte la volontà
sotto l’acciaio non soccombe
 
soli in due io e quel tale
oltre lo specchio
l’illusione di sollevare ogni problema
di ricominciare da zero
 
è sempre buio
all’inizio
si è sempre soli.

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