Giuseppe Giusti

Aforismi

1- Il Buonsenso, che già fu caposcuola, | ora in parecchie scuole è morto affatto; | la Scienza sua figliuola | l’uccise, per veder com’era fatto.

2- Vostra eccellenza, che mi sta in cagnesco | per que’ pochi scherzucci di dozzina, | e mi gabella per antitedesco | perché metto le birbe alla berlina, | o senta il caso avvenuto di fresco, | a me che girellando una mattina, | capito in Sant’Ambrogio di Milano, | in quello vecchio là, fuori di mano.

3- Al Re travicello | piovuto ai ranocchi, | mi levo il cappello | e piego i ginocchi; | lo predico anch’io | cascato da Dio: | oh comodo, oh bello | un Re travicello. || Calò nel suo regno | con molto fracasso; | le teste di legno | fan sempre del chiasso: | ma subito tacque, | e al sommo dell’acque | rimase un corbello | il Re travicello.

4- Il fare un libro è meno che niente, | se il libro fatto non rifà la gente.

5- Un gran proverbio, | caro al Potere, | dice che l’essere | sta nell’avere.

6- Ti sia sempre nella mente che compiacersi dei mali dei nostri simili è crudeltà; rilevarne i difetti è malignità; riportare i fatti o i discorsi dell’amico per nuocergli è perfidia.

7- Il sapersi adattare è una gran virtù! Risparmia infinite molestie, e concilia la benevolenza degli altri.

8- Girella (emerito, | di molto merito), | sbrigliando a tavola | l’umor faceto, | perdé la bussola | e l’alfabeto; | e nel trincare | cantando un brindisi, | della sua cronaca | particolare | gli uscì di bocca | la filastrocca.

9- M’era compagno il figlio giovinetto | di que’ capi un po’ pericolosi, | di quel tal Sandro, autor d’un romanzetto | ove si tratta di promessi sposi... | Che fa il nesci, Eccellenza? o non l’ha letto? | Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi, | in tutt’altre faccende affaccendato, | a questa roba è morto e sotterrato.

10- [Commento su di un articolo di giornale che critica un suo scritto su Giuseppe Parini] Mi ripiglia sulla scelta dello stile di quel lavoro, quasi che lo stile si scegliesse come il panno per farsi una giubba, o piuttosto uno non se lo trovasse addosso bell’e cucito dalla madre natura.

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