Guidommi Amor, ardendo ancora il sole,
sopra l’acque di Giulio, in un mirteto,
e era il mar tranquillo e il ciel quieto,
quantunque alquanto zefir, come suole,
movesse agli arbuscei le cime sole:
quando mi parve udire un canto lieto
tanto, che simil non fu consueto
d’udir già mai nelle mortali scuole.
Per ch’io: “Angela forse, o ninfa, o dea
canta con seco in questo loco eletto”,
meco diceva, “degli antichi amori”.
Quinci madonna in assai bel ricetto
del bosco ombroso, in su l’erbe e in su’ fiori,
vidi cantando, e con altre sedea.