Vladislav Prazko

Chiave Maestro

Chiavi senza Tempo

Vaga distante flemma fuga,
sormontando l’oblio zefiro,
livellato flesso al compasso;
“plausibile verso ammesso”.
Il rendimento prodigio,
dell’ inconsueto pregio,
dirige l’arbitrio al miraggio;
“l’ attitudine dell’ eremitaggio.”
Affrettare alloga il rischio,
ritardare teme il corso,
dimentica in pace;
“dona il sorso.”
Reale rara latente purezza,
persiste esitando teatrale,
raffinato l’ incremento intellettuale;
“l’ effluvio dell’ incenso filosofale.”
Aspro desertico penetrò,
contempla forbito lo spettro,
l’ ardimento dolente nel tetro;
“affiora plasmato scettro”,
sfoggiato il cuore del maestro.

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