Nicola Rosafio

Cielo e terra

Io, mani di pietra, piedi di fango,
cuore inaridito, corpo d’argilla e
viso crepato dal sole.
Tu, celestiale e limpida,
un po’ altezzosa,
mi guardi dall’alto in basso.
A volte hai sbalzi d’umore.
T’incupisci e sprofondi in
un pianto indecifrabile.
Siamo terra e cielo,
osteggia il nostro amore e
ancora ci divide l’orizzonte.
Su di te fantasticano gli amanti ed i poeti.
Su di me, invece, scaricano i loro tormenti.
Ma se mi sollevo,
riesco  a toccarti con un dito.
Per un attimo
mi sento in Paradiso.

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