Maria Scerrato

La morte arriva silente

Nel piccolo spazio
ricavato da tante manie
si dimena il mio cuore malato:
sussulta, salta, trema, si arresta.
Nello strappo delle coronarie che pompano
dolori e inquietudini,
si slabbrano i pensieri,
ormai consunti
dal gravare del tempo.
Mi danza in gola.
un respiro aritmico,
barcollante,
che mi fa angoscia.
Un petalo di fiato
svolazza nel petto
e si arresta angoscioso
sul limite.
Riprende impazzito il battito,
mi spinge dentro la vita.
Morire nel sonno
è poco meno che vivere.
 
dall’antologia poetica Riflessi, Edizioni Progetto Cultura 2022

nota di Davide Toffoli: " Le liriche di Maria Scerrato sono caratterizzate da visioni poetiche del reale, penetrato col senso critico dell'introspezione, dell'amplificazione delle paure, della detonazione dell'anima. La parola soffia via facile e fluida, attraversando "doliri e inquietudini", specchiandosi in tutto quello all' interno di cui vive. Avvertiamo una morte che incombe inesorabile, assimilabile ad un respiro "aritmico/barollante" angosciante e angoscioso. La salvezza è in un "petalo di fiato" che si assesta sul limite e svolazza nel petto.

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