a un miglio dal porto
respiro lacrime e sale
con i brividi addosso
e cicatrici che fanno male
a un miglio dal porto
vedo l’abisso sul tuo viso
mentre mi porgi del cibo
no grazie non ho fame...
vorrei sfamare il tuo silenzio
con il mio sorriso di speranza
a un miglio dal porto
tornare indietro non posso
perchè sono già morto
e sulle onde di questo mare nostro, sono risorto!
e se mi abbandoni adesso
a un miglio dal porto
sei tu lo schiavo del destino
che, con inchiostro di paura,
tu stesso hai scritto
a un miglio dal porto
perfettamente distinguo
le lacrime sul tuo viso
anche tu sai che se io sbarco
non sono io lo scampato
sono io che ti salvo
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