Maree di girini candidi e limpidi
agguantando l’aurora
vagano.
Respiro innocenza di un manto di grana e fievole Vita accarezza il mio petto.
Si spegne: scivola via.
Frigida mantide fagocita Amore
nella vermiglia sonnolenza
divoratrice.
Mi spoglio: e sento via
in lungo viaggiare i suoni di madre
puttana e amica di lacrime e Morte.
Il suicidio è in realtà la più soave melodia.