Meri Luis

M’inchino a voi

Dai diari di una puttana

M’inchino a voi,
Rivenditori del mio corpo,
Per farmi ammirare scarna
Nella solitudine dell’inverno.
 
Mi rimetto alle vostre dita
Ruvide e sciatte, bagnate di peccato
E vi faccio assaporare solo per un attimo
L’amore di una bambina.
 
Che desideriate passione o vittoria
I miei seni vi faranno compagnia
E la mia figa, ancora intatta
Giocherà coi vostri pensieri.
 
M’inchino a voi, signori,
ancora, e vi faccio penar la voglia,
ché cos’altro potete aspettarvi
da una bimba che non conosce amor?
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