XVI secolo, chierico D. Girolamo Coppola
La sentenza di San Damasceno chiama l’anima della Vergine “casa propria delle virtù” ovvero Maria domicilium virtutum omnium affecta est; dicono gli Astrologi che qualsivoglia pianeta ha la sua casa propria nel cielo in uno o due segni del celeste zodiaco.
Il Sole ha per sua casa il Leone
la Luna il Cancro
Mercurio Gemelli e Vergine
Venere Toro e Bilancia
Marte Scorpione e Ariete
Giove Sagittario e Pesci
Saturno Aquario e Capricorno.
Se Saturno è fuori dalla sua casa
e si ritrova esiliato in Leone o in Cancro,
cagionerà vili e imprudenti pensieri.
Se Giove albergherà forestiero
in Gemelli o nella Vergine,
causerà alterigia, superstizione e prodigalità.
Se Marte sarà confinato in Bilancia o in Toro,
imprimerà negli animi crudeltà e vendetta.
Se il Sole si troverà sbandeggiato in Aquario,
tramanderà costumi indecorosi.
Se Venere alloggerà pellegrina in Ariete o è in Scorpione,
pioverà nelle campagne animo di negligenza e timore.
Se Mercurio sarà ramingo in Sagittario e in Pesci,
seminerà costumi instabili e pensamenti precipitosi e bugiardi.
Se la Luna sarà prigioniera del Capricorno
causerà languidezza e mutabilità.
Ora fate che questi stessi pianeti
siano nei propri segni e nelle proprie case del gran Zodiaco
e sperimenterete generosissimi effetti.
Saturno dimorante in Aquario e in Capricorno
cagionerà gravità e prudenza.
Giove che alberga in Sagittario e in Pesci
compatirà magnanimità e liberalità.
Marte soggiornante in Ariete e in Scorpione
partorirà generosità e intrepidezza.
Il Sole signore raggiante in Leone
tramanderà nei mortali religiosità e giustizia.
Venere riposando in Toro e in Bilancia
innesterà eloquenza, pietà, misericordia.
Mercurio posto in Gemelli e in Vergine
genererà sagacità, ingegno.
La Luna co’ suoi nodi ben annodata nel Cancro
comunicherà brio e sollecitudine.
Così insegna Tolomeo
Principe degli Astrologi;
intendetelo però sanamente Uditori
non che le stelle abbiano dominio affatto nell’animo
ma perché per mezzo della complessione del corpo
possono probabilmente inclinarlo.
Signori udite,
le virtù sono come tanti pianeti,
l’amore divino fa l’ufficio del Sole
che poiché cammina
cagiona il giorno dell’anima.
L’umiltà è la Luna
che quando è maggiormente ricolmata d’onori
s’annienta.
Mercurio è la contemplazione
che trascorre alata
riportando ambascerie dal cielo in Terra.
La fortezza fa l’ufficio di Marte
che contro i nemici dell’anima
continuatamente guerreggia.
La prudenza è Saturno
che con maturo consiglio
sa discernere fra gli estremi
del bene e del male.
La magnanimità è quel Giove
ch’ha sublimi cose aspirando
della vita del peccato.
Albergano queste virtù negli umani petti
ma talora non operano
tutte quell’azioni eroiche
le quali dalla loro natura si sperano,
sapete per quale ragione?
Perché albergano come pellegrini
in straniere province
l’umano petto
che da che assaggiò il vietato pomo
divenne del peccato
misero albero
tiranneggiato
dalla sua prole.
(...)
versi, di estrema potenza poetica ed evocativa, provengono dal chierico D. Girolamo Coppola, dal testo del 600 Il Mariale ovvero Maria sempre Vergine.
astrologia astri cielo