Tumefatti i sogni divennero incubi dalle forme più dispersive al profumo del glicine, seguitante un vento

Ululati alla luna annunciano l’inverno alle porte Le nuvole accingono i monti con le loro corone ed all’estremo,

Nel silenzio, l’essere umano ritrova un frammentario equilibrio… La sua carne, è un lupo dinanzi alla luna:

Sfioro con il cuore ogni sorta di ricordo, mio caro fiore che t’ho veduto come dev’ esser l’amore, spine e rose

A contemplar le acque, infiniti furon i sogni bianchi come coralli quando il giorno si tacque Lì, ove l’amor va per valli

Pensiero vergine a quando il tempo fu pulito, dalle ansie e dall’angoscia e la tua bocca è stata rosa da baciare

Voragini dentro ai pensieri, come fosse un tempo immutato. E di desideri possibili somiglianti al sogno,

La corteccia ruvida di un albero è pari nel ricordo, ad un viso ch’ invecchiato mostra segni di vita e di gioia come speranze ambrate

GANGE La nera farfalla coprì gli occhi alla notte e divenni inchiostro al margine del foglio

Bussano ai vespri anime antiche nelle cornici foto in un bianco e nero di visi provati

Lune avorio lambiscono erranti figure nelle notti in cui il pensiero agita l’anima

Impronta umana e cuore felino nella notte dove la luna illumina il tempo il nostro scandire

Frammenti di sogno, reminiscenza così fragile e antica legata alla vita da un filo invisibile alla qual è concessa la luce,

Luna gravida di speranze, e noi esseri feti di sangue rappreso sulle vulcaniche bocche, dopo aver spento

Affiorar nel vespro vidi il ricord… e lo trasmutai in un sogno dalle più angeliche visioni fatte apposite per rassopir profondamente.