crepuscol0

(Non sopporto il silenzio dei miei colori più vividi)

(Non sopporto il silenzio
dei miei colori più vividi)
 
Ho edificato
fuga dopo fuga
il mio nido di precipizi
da cui non mi sono mai gettato
e ho scavato la mia tana
(più evadevo e più profonda era la mia cella)
fra vibrazioni impolverate e un divampare immaginario
é bello riscaldarsi davanti a un giradischi
scricchiola e strepita
foglie e fogli
pagine che si consumano nel mio cuore al fior di fragola
pagine che ho bruciato e scritto
con le lacrime d’inchiostro
che scorrono dalla maschera apatica
con cui invidio i vostri sogni
i miei sogni sono così anonimi e reali
la mia realtà cosi curiosa e fuori luogo
che vorrei uscire da questo globo oscuro
vorrei smettere di cavalcare
e immortalare il ricordo del silenzio
e assassinare il rumore di fondo
e fluttuare nella normalità
la quiete
ma sono un poeta
il più insulso di tutti
ma sono un poeta
costretto a fotografare le parole
prima che si dissolvano
nell’attimo
il mio attimo è un groviglio a volte
è un groviglio di filo spinato
ogni spina un’ossessione
ogni ossessione un limite
per quell’albero lontano
guardo la sua chioma folta e bagnata
i suoi frutti sono uova che gemono
ed io uccello insignificante
e la mia poesia è il mio canto
per aprire uno spiraglio nel filo spinato
è tutto qui?
non lo so
Venus in Furs riassume la mia vita
psico-masochismo
sesso (?)
nichel primitivo
un’orgia di suoni
Baudelaire
Immagina un mondo senza Baudelaire
un mondo migliore ma più noioso
che paradosso!
sono un Achab senza nave
mare vischioso
inseguo un’ansia indecifrabile
sacrifico ad una bianchezza tenebrosa
il cuore di un dio sconosciuto
una donna sconosciuta
pensavo di conoscerla
scusami amore mio
vuoi ancora inzuppare i tuoi biscotti alla nocciola
nella via Lattea?
ma forse i nostri segni particolari
non hanno tanta voglia di ballare il tango
eppure noi pazzi siamo necessari
così parlò Zarathustra
un cielo senza stelle
un mondo senza poeti
l’amore senza prostrazione
Dio senza l’uomo
quanto sarebbe freddo il sole
se non vi bruciassero milioni di inferni?
 
(cimitero di ipotetiche bare
sentivo odore di funerale
nella culla
nella morte a volte vedo la nascita)
 
Tutti mi hanno detto di aprire le ali
spiccare il volo
ma per diventare uomo
è necessario sfracellarsi
giù da quei precipizi
poltiglia indistinta
massa indistinta
ma sono un poeta insignificante
 
“Dunque era proprio una bestia, se la musica a tal punto lo affascinava?”
Altre opere di crepuscol0...



Alto