Ecco perché mai
potrò essere un poeta
e tessere sublimi reti
di versi evocatori:
quel che ormai i dottori
hanno dispiegato
con tempi sempre nuovi
e intelletto appassionato
non presta più il suo nome
a vecchi ritmi e errori
ma brama trattazioni
assai più ragionate.
E quel che ho visto poi
son le matite sol puntate
ormai verso un canto vuoto
che non anima il lettore
e idee acclama incriticate
il pubblico isolato
di un popolino agiato
che divora pace e fiori.