#ScrittoriItaliani #ScrittriciDonne
Stella morta, ai tuoi orli nubi di sogno e corolle di parole volgi nei cieli. Vedo per fondi mari pescatori notturni metter barche
Abbandonati in braccio al buio monti m’insegnate l’attesa: all’alba – chiese diverranno i miei boschi.
Per troppa vita che ho nel sangue tremo nel vasto inverno. E all’improvviso, come per una fonte che si scioglie
Non avere un Dio non avere una tomba non avere nulla di fermo ma solo cose vive che sfuggono— essere senza ieri
Alti orli ghiacciati si disfecero al mondo. Solcava lenta e lieve la barca laghi d’oro,
Ti do me stessa, le mie notti insonni, i lunghi sorsi di cielo e stelle – bevuti sulle montagne,
Mentre tu dormi le stagioni passano sulla montagna. La neve in alto struggendosi dà vita
Tu sei l’erba e la terra, il senso quando uno cammina a piedi scalzi per un campo arato. Per te annodavo il mio grembiule r… e ora piego a questa fontana
Di là dai vetri tre rondini, di qua dai vetri tre mosche sfiondano bistrattando a gara due triangoli di svenevole azzurro…
Io fui nel giorno alto che vive oltre gli abeti, io camminai su campi e monti di luce— Traversai laghi morti – ed un segr…
Ricordo un pomeriggio di settembre… sul Montello. Io, ancora una bamb… col trecciolino smilzo ed un pruri… di pazze corse su per le ginocchia… Mio padre, rannicchiato dentro un…
Ricordo che, quand’ero nella casa della mia mamma, in mezzo alla pia… avevo una finestra che guardava sui prati; in fondo, l’argine bosc… nascondeva il Ticino e, ancor più…
Intorno aiole dove ragazzo t’affannavi al calcio… ed or fra cocci s’apron fiori terrosi al secco fia… dei muri a primavera.
Così, con la mia testa sul tuo grembo e le tue mani sopra i miei capelli… Sotto le palpebre, un fervore chia… —tutta la rena di una spiaggia, al…
Parole – vetri che infedelmente rispecchiate il mio cielo - di voi pensai dopo il tramonto