Nenè

Tardiva di un’ora

Tardiva di un’ora
un’ora t’ho attesa,
sorella mia buona
che lasciai bambina.
In quell’ora, sospesa,
stava erotica un’ape.
E già molce, il novello
ricordo del volo,
il mio cuore di calce.
Così anche, sorella,
il tuo madido viso
maturo d’amore.

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