Amelia Rosselli

“Questa notte con spavaldo desiderio”

Questa notte con spavaldo desiderio
scesi per le praterie d’un lungo fiume
impermeato d’antiche abitudini
ch’al dunque ad un segnale indicavano
 
melma, e fiato. Solo sporcizia
sì, vidi dall’ultimo ponte, dubitando
d’una mia vita ancora rimasta al
sole, non per l’arrosto ma
 
per il fuoco è buona: se a tutti divenne
già prima ch’io nascessi – indifferente
 
la mia buona o cattiva sorte, dall’altr’angolo
che non da questa visione crematorizzata
 
dalla mia e vostra vita terrorizzata
se resistere dipende dal cuore
piuttosto dalle sottane s’arrota
la Mistinguette, la vita sberciata
 
per un attimo ancora, se sesso
è così rotativo da apparire poi
 
vano a questo recitativo che mi
faceva passare per pazza quando
arroteandomi dietro ad ogni scrivania
 
sorvegliavo i vostri desideri d’essere
lontani dalla mia, rotativa nella
notte specchiata nel lucido del
 
vetro che copre le vostre indifferenze
alla mia stralunante morte.
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