Ada Negri

Fra i boschi cedui

Fra i boschi cedui
Infuria un demone.
Sghignazza, avventasi,
Piega le quercie,
Rompe ogni stel,
Sinistre nuvole
Chiama pel ciel.
 
Fra i boschi cedui
Sghignazza un demone.
 
Tutta ravvivasi
La selva ed ansima,
Tutta contorcesi:
Riscote ed anima
L’immensità
Un urlo magico:
«Fatalità.»
 
Tutta contorcesi
La selva ed ansima.
 
Narra la ràffica
Bizzarre istorie
D’amor, di lagrime,
D’ebbrezze adultere
Che Dio punì;
Colpe e misterii
D’antichi dì.
 
Narra la ràffica
Storie di lagrime.
 
Prendimi, portami,
Spirto malefico:
Su l’audacissime
Ali indomabili,
Tra nubi e fulmini,
Pel cieco orror,
Portami, involami,
Come la gracile
Foglia d’un fior....
 
In alto, in alto sempre, in alto ancor!...

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