Umberto Saba

Inverno

È notte, inverno rovinoso.
Un poco sollevi le tendine, e guardi.
Vibrano i tuoi capelli, selvaggi,
la gioia ti dilata improvvisa l’occhio nero;
che quello che hai veduto
–era un’immagine della fine del mondo –
ti conforta l’intimo cuore, lo fa caldo e pago.
Un uomo si avventura per un lago
di ghiaccio, sotto una lampada storta.
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