Amando, ardendo, a la mia donna io chiesi
Premio a la fede e refrigerio al foco
Per cui piansi e cantai; or, fatto roco,
Temo non siano i miei lamenti intesi.
Ella duo crini, ove i suoi lacci ha tesi
E dove intrica Amor quasi per gioco,
Mi diè ne l’oro avvolti, e, in picciol loco
Grand’incendio nascosto, io piú m’accesi.
Facea ’l riso piú bello il suo rossore
E ’l suo rossore il riso, e ’n dolci modi
Era stretto il mio cor d’ardenti nodi.
Io dissi: Sotto l’auro è vivo ardore;
Ma, se non posso amar s’ei non m’infiamma,
Pur che viva l’amor, viva la fiamma.