Simone Nicosia

so(n)no umano

Ciondolante ribelle,
metafisicamente triste,
accompagnata ed imprigionata
a quell’aria disfatta
 
lo riconosco,
dalle corde del tuo cuore
così scordate e dimenticate
suonan tristezza d’abbandono
 
dove si nasconde
la tua storia idealista
di maschere provocatorie
di balli di piazza?
 
come ci si sente,
ad abbracciare?
abbracciandosi senza incontrarsi
abbracciarsi...??com’è la civiltà
che ti circonda di mondi da consumare
inespressivi e vuoti
come le tombe che custodiscono uffici sarcofagi
d’ umani reificati?
com’è?
Spogliatevi, nudi, qui e/è ora!
“utopia libertaria”!
“Utopia libertaria”
svegliarsi riposati
senza aver dormito
sognare senza aver sognato
sognare, senza mai smettere di sognare
inclinati
verso le tenebre
attratti da esse
da un’energia storica
lacerante ed oggettivante;
vederla e ri-conoscerla
latente e poi attenta
a non farsi ingannare
a non farsi abbandonare
figlie e figli,
generazioni, di figli e figlie,
legati
all’ epicentro dell’egoismo umano;
ri-conoscerlo e negarlo
abbandonarlo senza rimorso
l’umano violento
travestito in noi;
e poi svegliarsi
abbracciati al calore dei corpi
all’ universo “corrente”
stracolmo d’acqua
nell’abbondanza
distruttrice del tutto
creatrice nel nulla.
 
Scateniamo le fantasie,
i nostri corpi
elettrici e colorati,
assenti i margini
cancellate le prese elettriche,
solo i nostri corpi,
affusolati nelle vie
di quella piazza;
tutte le stradine
ti sballottano sempre li,nella vita,
dove tutto canta,
ed i sentimenti
non si rinchiudono
nelle prigioni
della logica;
puoi vedere
gl’amanti seduti
scambiarsi le mani
dimenticarsi gl’occhi
appoggiati al sorriso
dell’altro
in quell’angolo di speranza
dove volti irradianti
si concedano all’armonia umana.



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