Che ansia quando mi siedo
davanti a quel foglio
bianco, finché non poggio
la matita; poi rido
nervoso, quindi vaglio
la mente e mi fido,
all’emozioni cedo,
prendo e penso: “voglio
mostrarmi nudo, vero,
persino se mi sbaglio”,
e tutto il groviglio
esterno, dubbi evado.
E vago e bisbiglio
tutto quello che vedo e
sento, scevro del velo
scoperto: ecco un figlio
per il qual provo orgoglio.