Luca Massaro

Ottantanove

Io nell’Ottantanove di novembre
anno del crollo del muro di Berlino
stavo con una ragazza che ebbe
per prima la grazia di farmi un
 
Non sapevo se quella che stavo vivendo
era una storia con la S maiuscola
Forse solo adesso comprendo
che quella grazia non tornerà mai più
 
La grazia di chi credette per un momento
(durato quasi due anni) che il mondo
trovasse un comune fondamento:
di libertà di pace di continuo godimento
 
Ma un muro crollato non significa niente
è come l’amore farfalla che svolazza
il mondo si è liberato forse per niente
io mi sono incatenato a quella ragazza
 
Dare troppo peso agli eventi è uno sbaglio
perché ogni minuto che passa li cancella
Il ricordo esenta dall’azione – nell’abbaglio
che la Storia fosse soltanto quella
 
e ciò che segue mera conseguenza.
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