IL SUSSURRO DELL’ORCHIDEA
Ferma dovrei stare,
adagiata nell’oscurità
come un palo freddo,
ma l’agrodolce delle more
vortica sulla mia lingua
come fosse un colibrì.
Son fiori gialli
i tuoi capelli
e diventano creature.
Cos’altro posso dirti?
Che hai un’orchidea cantante
che sussurra alla mia mente,
quando nessuno vede.