Chiudetemi in un sarcofago quando gli uccelli
scapperanno dai cieli
e i pesci imploreranno di avere le ali
quando l’azoto vi corroderà la pelle e vi leccherete a vicenda le ustioni mentre il cielo si tingerà di un blu cobalto e le nuvole vi piangeranno addosso il vostro stesso sangue.
Dormirò già nel mio sarcofago mentre le vostre labbra baceranno dall’interno campane di vetro e i vostri bulbi oculari diventeranno grigi come il cielo che state cercando di squarciare con il vostro sorriso compiaciuto di una dignità che oramai non possedete più.
non possedete più.
ingoiata più volte e rigurgitata insieme ai vostri lussuriosi bisogni materialisti.
e se avessi respirato prima l’aria che voi state contaminando con il vostro repellente egoismo, mi sarei impiccata col cordone ombelicale.