Guarda, scava – nello specchio
non riconosci la tua immagine sfumata
(i lineamenti si confondono con il vapore acqueo)
il rasoio è la tua spada – conserva
questi luoghi di pace e di pudore,
non troverai altra casa.
Quando ti lavi i denti ti poni interrogativi
sull’evoluzione: «ho i denti di una tigre»
pensi – la tigre si è fatta carne
e Dio si è fatto uomo ed io non posso
chiamarmi come Dio – io non sono uomo
ma nube di vapore.
Apri la finestra e mi disperderò
dimentica tutto quello che hai visto
scordati il colore dei miei occhi.
Voglio essere vento e voglio l’oblio.
Mi chiamerai Amnesia o Abisso
perché di me resterà l’assenza.