Giovanni Boccaccio

Quel dolce canto col qual già Orfeo

Quel dolce canto col qual già Orfeo
Cerbero vinse e il nocchier d’Acheronte,
o quel con ch’Anfion dal duro monte
tirò li sassi al bel muro dirceo;
 
o qual d’intorn’al fonte pegaseo
cantar più bel color che già la fronte
s’ornar d’alloro, con le Muse conte
uomo lodando, o forse alcuno deo:
 
sarebbe scarso a commendar costei,
le cui bellezze assai più che mortali
e i costumi e le parole sono.
 
E io presumo in versi diseguali
di disegnarle in canto senza suono!
Vedete se son folli i pensier miei!

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