Franco Buffoni

Vivo Larkin

Al collega come uomo impegnato
In uno di quei mestieri
Individualistico-corporativi
Come il tassista
O lo scrittore di versi:
Che la si usi o no la vita passa
Non lo voglio più dire
Né tradurre.
Siamo noi che passiamo.
E poi usarla?
Wie? Wo?
Nello stabilimento balneare in primavera
Con i fili d’erba che spuntano
Tra grumi di sabbia vecchia dappertutto
E solo un taxi davanti
Nell’immenso parcheggio?

“La linea del cielo”, 2018

#ScrittoriItaliani

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