che di uomo amore lenzuola non notte quelle ma i sua sotto chiede alla senza come suoi appena lei tutto bianche dei è vita quell uno lui autunno anni avrebbe gesto anima delle sonno conto suo nessuno morte ancora già buio solo dal della più approssimativamente diciottenne finalmente capelli compiuto diciotto mai disse voluto trattenerlo lasciò partire miglior dentro corpo amo posa pregne odori umori svaniscono durante silenzi compassata agitata dimentica cancella trascinano peso greve pensieri pesanti distanti morente grazia destino oltre rattrappito cela anche malinconia soporifera mesta perdono gli risponde ed ecco tutti creditori presentano fila indiana ognuno fa prezzo prezzi lievitano guardar faccia possibilità saldarne nemmeno cosciente essere stato debole ferito domo fine quella torna vedere alba sveglia alza odora profumo inondato decide pagato abbastanza enorme costo umani errori niente cosi fatale arriva urlato dolore per fasulla imparato sono brutti sogni avvengono soltanto perché dormiamo spesso sporche sembrava bambino sbarbato candido forte contava vederlo notti metteva ordine fra da donna adultera qual neri occhi colorava ciò rendeva felice distogliendola dalle incombenze quotidiane incontrarono pomeriggio piovoso avvicinò aver argomento cui argomentare parlò pensava parole fossero ridicole inducessero pianto invidio baldacchino letto consumato mentre rivestiva ritornava porgere saluti solitudine amica smorfia sei così male candore infernale giovinezza invece alcun innocuo pretesto aveva fatto nel corso quei ruvidi fatti amori rubati malattia clandestino ebbro collera viscerale mattino bagnato dall umidità sofferente chiara inappetente turbato malsano acceca pupille disorienta stelle divora ricercato spremuto venduto cuore offerente egocentrismo nuda brutalità tagliata logorato vituperato corrotto intossicato tormentato