(per Sibilla Aleramo)
#ScrittoriItaliani
1. Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Archi enormeme...
Al giardino spettrale al lauro mut… De le verdi ghirlande A la terra autunnale Un ultimo saluto! A l’aride pendici
O poesia poesia poesia Sorgi, sorgi, sorgi Su dalla febbre elettrica del selc… Sfrenati dalle elastiche silhoutte… Guizza nello scatto e nell’urlo im…
Faccia, zig zag anatomico che oscu… La passione torva di una vecchia l… Che guarda sospesa al soffitto In una taverna café chantant D’America: la rossa velocità
Il vecchio castello che ride seren… La valle canora dove si snoda l’az… Che rotto e muggente a tratti cant… E sereno riposa in larghi specchi… Vita e sogno che in fondo alla mis…
Io vidi dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa verso le valli immensamente aperte. Il paesaggio cristiano segnato di croci inclinate dal vento ne fu vivificato...
Entro dei ponti tuoi multicolori L’Arno presago quietamente arena E in riflessi tranquilli frange ap… Archi severi tra sfiorir di fiori. . . . . . . . . . . . . . . . . .…
Tre ragazze e un ciuco per la strada mulattiera che scendono. I complimenti vivaci degli stradini che riparano la via. Il ciuco che si voltola in terra. Le risa. Le imprecazioni montani...
Per l’amor dei poeti Principessa dei sogni segreti Nell’ali dei vivi pensieri ripeti… Principessa i tuoi canti: O tu chiomata di muti canti
Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull’Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d’Aprile), vivo vergine c...
Io vidi dal ponte della nave I colli di Spagna Svanire, nel verde Dentro il crepuscolo d’oro la brun… Come una melodia:
Ne la nave Che si scuote, Con le navi che percuote Di un’aurora Sulla prora
... poi che nella sorda lotta nott… La più potente anima seconda ebbe… Noi ci svegliammo piangendo ed era… Come ombre d’eroi veleggiavano: De l’alba non ombre nei puri silen…
1. Salivano voci e voci e canti di fanciulli e di lussuria per i ritorti vichi dentro dell’ombra ardente, al colle al colle. A l’ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute...
Non so se tra roccie il tuo pallid… Viso m’apparve, o sorriso Di lontananze ignote Fosti, la china eburnea Fronte fulgente o giovine