Il volto segnato
L’aspetto sotto sopra
Di chi porta il Segno,
Irriso ad un passo
Dalla comune comprensione.
Indosso la maschera
Dell’aggressivita’
Diventando la pantomima
Di un triste clown.
I bimbi crescono in fretta
La notte tu sai
Camuffarti nei miei sogni
E sei sempre più lontana.
Pensando alle stelle
Su strade vecchie
In compagnia di nuove folle
M’interrogo sulle colpe.
Palesemente misterioso
Apro e chiudo le mani
In una ginnastica di allontanamento.
Anima brillante
Dentro scarpe fangose
Tutto mi chiama
Allontanandosi velocemente.
Vivo gli echi
Di un vuoto
Ed incoprensibile dolore
In un luogo che chiamo Distanza.
Come sto bene
Nelle mie stranezze
E male
Nelle mie solitudini.
Mi sembra di correre
Su un binario di opposti
E d’esser protagonista
In una belligerante commedia.
Caduto
Da chissà quale cielo
Sono tornato straniero
Sulla terra
Non sapendo far altro
Che chiederti pietà
