Sequenze di natura Fasciano i campi, tracciano le rocce, ne sposano le vette spinte
La natura parla, ci parla, basta s… Non c’è silenzio la sera sul mare! Il mare non riesce a stare fermo
Sfilavano come stelle o fiocchi di neve, sublimi ed inerti, madidi e avvolgenti, mentre
Le 17, l’ora della Pieve e del rintocco di campane, brunite, terse all’aria,
Vivi il tempo della morte Vedi il tempo della morte battere in ogni cadenza vivilo, tracciane ogni sequenza;
Vecchi! Siamo uno scalino del futuro, e ci riguardate come un’anta,
Gli Archi de Roma, da tempio di storia a inno de malinconia, sepolte memorie e frettolose scene
Campane, rintocchi di vespri paesani, di tramonti
Cristo d’ombra e’ croce sullo specchio delle foreste; e’ respiro di cerbiatto,
La Luna scende le scale sul crinale, tra stelle e tramonti a volte, al naturale, a volte sulla scena,
Golgota Vento tra le croci sangue sopra il mento spine di infamia ad ornamento,
Non insisti, consisti! Interloquenze Parli o
Aurore Il lirico suono delle aurore boreali fluttua di magia, specchio di emozioni,
Ciao Neve! Grembo d’infinito sospeso manto bianco e indefinito tra il seme della terra,
Ammiro le copertine dei libri, prefisso, palcoscenico di misteriose rivelazioni, del fascino che emerge tra le pagine sfogliate