Alessandro Manzoni

45 frasi di Alessandro Manzoni

1- “Non sempre ciò che viene dopo è progresso.”

2- “La ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così n etto, che ogni parte abbia soltanto dell’una o dell’altro.”

3- “Dio... non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.”

4- “Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda.”

5- “La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato.”

6- “La vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto.”

7- “Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio!...”

8- “All’uomo impicciato, quasi ogni cosa è un nuovo impiccio!”

9- “Del senno di poi ne son piene le fosse.”

10- “S’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.”

11- “Gli uomini, generalmente parlando, quando l’indegnazione non si possa sfogare senza grave pericolo, non solo dimostran meno, o tengono affatto in sé quella che sentono, ma ne senton meno in effetto.”

12- “O rimettete in onore l’astrologia, o bandite dal linguaggio i vocaboli: influsso, ascendente, disastro, e altri derivati dalla stessa fonte.”

13- “Il delitto è un padrone rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non chi se ne ribella interamente.”

14- “A giudicare per induzione e senza la necessaria congiunzione dei fatti, si fa alle volte gran torto anche ai birbanti.”

15- “Una delle più grandi consolazioni di questa vita è l’amicizia; e una delle consolazioni dell’amicizia è quell’avere a cui confidare un segreto. Ora, gli amici non sono a due a due, come gli sposi; ognuno, generalmente parlando, ne ha più d’uno... Ci sono degli uomini privilegiati che li contano a centinaia...”

16- “L’uomo caduto nella colpa ha pur troppo una tendenza a persisterci; e l’esser privato del testimonio della buona coscienza l’affligge senza migliorarlo. Anzi è cosa riconosciuta che il reo aggiunge spesso colpa a colpa per estinguere il rimorso.”

17- “Noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.”

18- “Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.”

19-“Dalla meta mai non toglier gli occhi.”

20- “C’è talvolta, nel volto e nel contegno d’un uomo, un’espressione così immediata, si direbbe quasi un’effusione dell’animo interno, che, in una folla di spettatori, il giudizio sopra quell’animo sarà un solo.”

21- “I poveri, ci vuol poco a farli comparir birboni.”

22- “Il raziocinio è un lume che uno può accendere, quando vuole obbligar gli altri a vedere, e può soffiarci sopra, quando non vuol più veder lui.”

23- “È men male l’agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore.”

24- “Non rivangare quello che non può servire ad altro che a inquietarti inutilmente.”

25- “Il principio, di necessità tanto più indeterminato quanto più esteso mi sembra poter essere questo: che la poesia e la letteratura in genere debba proporsi l’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo.”

26- “L’operar senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo.”

27- “Come [donna Prassede] diceva spesso agli altri e a sé stessa, tutto il suo studio era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, ch’era di prender per cielo il suo cervello.”

28- “Non si lavora a fare e a ritagliar finimenti al cavallo che si vuol lasciar correre a suo capriccio; gli si leva la briglia, se l’ha.”

29- “È una tendenza generale degli uomini, quando sono agitati e angustiati, e vedono ciò che un altro potrebbe fare per levarli d’impiccio, di chiederglielo con istanza e ripetutamente e con ogni sorte di pretesti; e i furbi, quando sono angustiati e agitati, cadono anche loro sotto questa legge comune. Quindi è che, in simili circostanze, fanno per...”

30- “Si dovrebbe pensare più a fare bene che a star bene: e così si finirebbe anche a star meglio.”

31- “Certo non è cosa ragionevole l’opporre la compassione alla giustizia, la quale deve punire anche quando è costretta a compiangere, e non sarebbe giustizia se volesse condannar le pene dei colpevoli al dolore degli innocenti. ”

32- “Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia.”

33- “A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perché non sappiam trovarne il bandolo.”

34- “I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.”

35- “Per fare il bene, bisogna conoscerlo; e, al pari d’ogni altra cosa, non possiamo conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de’ nostri giudizi, con le nostre idee; le quali bene spesso stanno come possono.”

36-“Per grazia del cielo, accade talvolta anche nel male quella cosa troppo frequente nel bene, che i fautori più ardenti divengano un impedimento.”

37- “Gli ambasciatori non sono che spie messe a origliare nelle anticamere di quelle potenze che si chiamano amiche.”

38- “Non c’è rimedio, chi ne sa più degli altri non vuol essere strumento materiale nelle loro mani, e quando entra negli affari altrui, vuol anche fargli andare un po’ a modo suo.”

39- “Prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d’osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare. Ma parlare, questa cosa così sola, è talmente più facile di tutte quell’altre insieme, che anche noi, dico noi uomini in generale, siamo un po’ da compatire.”

40- “Ma cos’è la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e per conseguenza butta via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che cammina senza guida.”

41- “L’arbitrio non si deve intender libero e assoluto, ma legato dal diritto e dall’equità.”

42- “Ben di rado avviene che le parole affermative e sicure d’una persona autorevole, in qualsivoglia genere, non tingano del loro colore la mente di chi le ascolta.”

43- “L’uso è l’unica causa che faccia le parole buone, vere, legittime, parole di una lingua.”

44-“L’orgoglio, che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell’abbassamento degli altri, ci consola de’ nostri difetti col pensiero che gli altri ne abbiano de’ simili o de’ peggiori.”

45- “S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo: d’ambo i lati calpesto rimbomba da cavalli e da fanti il terren.”

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