E di Settembre
non volli tornare
alla foglia rossa
che s’affolta
nel risciaquìo di pozze,
all’oro che giace
di snudate radici,
d’inquieti stormi
e di giardini stagni,
dell’immutabile andare...
strinato cielo di vendemmia
puniceo ventaglio di corniola,
come cieco fuoco
va spegnendosi
d’amore.
Thea Matera