Giorgio C.

Le voci di Sera

Si spengon gli uccelli
come dischi finiti,
richiami tardivi
di debole nido,
che al Sole, di fretta,
da l’ultimo addio.
 
Ulula il lupo
solo alla Luna,
il saluto più dolce
di prima comparsa,
mentre ricerca il compagno
feroce,
amico di tana
nella sera disperso.
 
Rimbomba nella valle
alle luci ormai spente,
il canto pungente
di un gallo ormai pronto
a risvegliarsi per primo
nel più debole Sole,
nel più primo mattino.

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