Giuseppe Ungaretti

Malinconia

Calante malinconia lungo il corpo avvinto
al suo destino
 
Calante notturno abbandono
di corpi a pien’anima presi
nel silenzio vasto
che gli occhi non guardano
ma un’apprensione
 
Abbandono dolce di corpi
pesanti d’amaro
labbra rapprese
in tornitura di labbra lontane
voluttà crudele di corpi estinti
in voglie inappagabili
 
Mondo
 
Attonimento
in una gita folle
di pupille amorose
 
In una gita che se ne va in fumo
col sonno
e se incontra la morte
è il dormire più vero

Quota Centoquarantuno il 10 luglio 1916

#ScrittoriItaliani

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