Vere fûr queste gioie e questi ardori
Ond’io piansi e cantai con vario carme,
Che poteva agguagliar il suon de l’arme
E de gli eroi le glorie e i casti amori:
E se non fu de’ piú ostinati cori
Ne’ vani affetti il mio, di ciò lagnarme
Già non devrei, ché piú laudato parme
Il ripentirsi, ove onestà s’onori.
Or con l’esempio mio gli accorti amanti,
Leggendo i miei diletti e ’l van desire,
Ritolgano ad Amor de l’alme il freno.
Pur ch’altri asciughi tosto i caldi pianti
Ed a ragion talvolta il cor s’adire,
Dolce è portar voglia amorosa in seno.