Vedrò da gli anni in mia vendetta ancora
Far di queste bellezze alte rapine,
Vedrò starsi negletto e bianco il crine
Che la natura e l’arte increspa e dora;
E su le rose, ond’ella il viso infiora,
Spargere il verno poi nevi e pruine:
Cosí il fasto e l’orgoglio avrà pur fine
Di costei, ch’odia piú chi piú l’onora.
Sol penitenza allor di sua bellezza
Le rimarrà, vedendo ogni alma sciolta
De gli aspri nodi suoi ch’ordía per gioco;
E, se pur tanto or mi disdegna e sprezza,
Poi bramerà, ne le mie rime accolta,
Rinnovellarsi qual fenice in foco.