Come la ninfa sua fugace e schiva,
Che si converte in fonte e pur s’asconde,
L’innamorato Alfeo per vie profonde
Segue e trapassa occulto ad altra riva,
Ed irrigando pallidetta oliva
Co’ bei doni se ’n va di fiori e fronde,
E non mesce le salse a le dolci onde
E dal mar non sentito in sen le arriva:
Cosí l’anima mia, che si disface,
Cerca pur di madonna, e lode e canto
Le porta in dono ed amorosa pace;
Ma le dolcezze sue non turba in tanto
Fra mille pene il mio pensier seguace
Passando un mar di tempestoso pianto.