—Anima errante, a quel sereno intorno
Tu lieta spazii e ’n que’ soavi giri:
Io non so come viva e come spiri
Aspettando dolente il tuo ritorno.
Fra tanto senza sole e negro il giorno,
Senza stelle la notte avvien ch’io miri;
E son piú de l’arene i miei desiri
E solo ho doglia dentro e doglia intorno.
Alma, deh, riedi, e col tuo dolce lume
Riscalda questo freddo e grave incarco.—
Torniamo, e so ch’aspetta Amore al varco.—
Dolce sarà morir di strale e d’arco,
Dolce stillare il gelo in caldo fiume,
Dolce a quel foco incenerir le piume!—