Michele Tarzia

Con dolore

Poesia

Ed io, che oggi non posso più uscire,
mi porgo a te – uomo -
dal sapere nullo.
 
Ora che ho perso la vista non ti vedo più
e tu, che ancora porti con te la facoltà primaria
e più pregiata della vita,
te ne privi -
per incoscienza.
 
Leggi, leggi,
               e continua a leggere,
finché i tuoi occhi non chiedono perdono.
Ed anche quando lo faranno, continua a leggere, vai oltre.
Diventa tu, portatore di sapienza e cadi,
lasciati cadere giù
dove l’ignoranza vive.
Ma attento... sii cauto
e assapora la bellezza, perché è solo tramite essa
che tu vivrai e conoscerai il mondo in divenire.
 
Sarà sacro e profano
mistico e funereo,
sarà meu habitat.
 
Così ti sento in questi giorni,
nel frastuono del silenzio,
e nella forsennata voglia di contatto.
Ti sento -
di giorno e anche di notte.
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