Se l’alma al fin ritorna
nella suo dolce e desïata spoglia,
o danni o salvi il ciel, come si crede,
ne l’inferno men doglia,
se tuo beltà l’adorna,5
fie, parte c’altri ti contempla e vede.
S’al cielo ascende e riede,
com’io seco desio
e con tal cura e con sì caldo affetto,
fie men fruire Dio,10
s’ogni altro piacer cede
come di qua, al tuo divo e dolce aspetto.
Che me’ d’amarti aspetto,
se più giova men doglia a chi è dannato,
che ’n ciel non nuoce l’esser men beato.