D’altrui pietoso e sol di sé spietato
nasce un vil bruto, che con pena e doglia
l’altrui man veste e la suo scorza spoglia
e sol per morte si può dir ben nato.
Così volesse al mie signor mie fato
vestir suo viva di mie morta spoglia,
che, come serpe al sasso si discoglia,
pur per morte potria cangiar mie stato.
O fussi sol la mie l’irsuta pelle
che, del suo pel contesta, fa tal gonna
che con ventura stringe sì bel seno,
ch’i’ l’are’ pure il giorno; o le pianelle
che fanno a quel di lor basa e colonna,
ch’i’ pur ne porterei duo nevi almeno.