#ScrittoriItaliani
Sui gradini consunti, come un pove… mendicante mi seggo, umilicorde: o Casa, perché sbarri con le corde di glicine la porta del ricovero? La clausura dei tralci mi rimorde
Io sono innamorato di tutte le sig… che mangiano le paste nelle confet… Signore e signorine - le dita senza guanto - scelgon la pasta. Quanto
Dice il Sofista amaro: ...il Pass… è come un’ombra, è come se non fos… Impossibile è trarlo dal sempitern… impossibile all’uomo, impossibile… Il Passato è passato... Il buon…
Redimita di fronde agropungenti - ahi! non d’alloro– la mia Musa can… Alti cespi d’ortica alzano intorno alle mie carte un cerchio folgoran… mensa ed albergo ai numerosi alunn…
Son nato ieri che mi sbigottisce il carabo fuggente, e mi trastullo della cetonia risopita sullo stame, dell’erba, delle pietre lis… E quel velario azzurro tutto a str…
Trenta quaranta, tutto il Mondo canta canta lo gallo risponde la gallina... Socchiusi gli occhi, sto
Perché non tenteremo la fortuna d’un bel sonetto biascicante in or… e dove il core rimi con amore e dove luna rimi con laguna? Pensiero!– E non bellezza inoppor…
Se guardo questo pettine sottile di tartaruga e d’oro, che affigura… opera egregia di cesellatura - un germoglio di vischio in novo st… risogno un sogno atroce. Dal monil…
L’Iddio che a tutto provvede poteva farmi poeta di fede; l’anima queta avrebbe cantata la fede. Mi è strano l’odore d’incenso:
Le tre sorelle dalla tela rozza levano gli occhi sbigottite, poi che una voce pervade i corridoi come d’uno che irride o che singhi… “Il vento in casa!” Il vento cres…
Ho per amico un bell’originale commesso farmacista. Mi conforta col ragionarmi della sposa, morta priva di nozze del mio stesso male… “Lei guarirà: coi debiti riguardi,
Un tulle, verdognolo d’alga, l’avvolge: bellissimo all’occhio, ed Ella m’accenna dal cocchio - si sfolla il teatro– ch’io salga: “Positivista irredento
Ninna-nanna, bimbo mio! Ninna-nanna, dolce Re! Mentre Mamma pensa a Dio, c’è il buon Dio che pensa a te! Quando tu nascesti venne
Perché dalla tua favola compianta… Renzo Stecchetti, musa prediletta dello scolaro e della feminetta - resuscita un passato che m’incanta… Tu mi ricordi l’ottocento e ottant…
“...cri... i... i... i... icch...” l’incrinatura il ghiaccio rabescò, stridula e vi… “A riva!” Ognuno guadagnò la riva disertando la crosta malsicura.