#ScrittoriItaliani
Imiei carmi son prole delle foreste, altri dell’onde, altri delle arene, altri del Sole,
#1912 #Alcione #XXSecolo
NON odi cupi bràmiti interrotti di là del Serchio? Il cervo d’unghia ne… si sépara dal branco delle femmine e si rinselva. Dormirà fra breve nel letto verde, entro la macchia folta,
Bocca di donna mai mi fu di tanta soavità nell’amorosa via (se non la tua, se non la tua, presente) come la bocca pallida e silente del fiumicel che nasce in Falterona.
GLAUCO, Glauco, ove sei? Più non ti… Ho perduto il sentiere, e il mio cavallo s’arresta. I pini, i pini d’ogni parte mi serrano. Agrio affonda nella massa degli aghi, come nella sabbia, fino
Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le fogli… del gelso ne la man di chi le coglie silenzioso e ancor s’attarda a l’opra le… su l’alta scala che s’annera
Settembre. Andiamo è tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare… vanno verso l’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti.
VIMINE svelto, pieghevole Musa furtivamente fuggita del Coro lasciando l’alloro
Donna, ebbe il tuo nome una città murata della pulverulenta Argolide. E quivi era, dicesi, un sentier breve
“Color di perla quasi informa, quale conviene a donna aver, non fuor misura.” Non è, Dante, tua donna che in figura della rorida Sera a noi discende? Non è non è dal cielo Beatrice
SPEZZATE i flauti. Il lino che conne… le canne è quel medesmo degli astuti lacci, e la cera troppo sa di miele. Il suono puerile è breve oblio pel cor prestante che non ama il gioco
TUTTO il Cielo precipita nel Mare. S’intenebrano i liti e si fan cavi, talami dell’Eumenidi avernali. Nubi opache sul limite marino alzano in contro mura di basalte.
Implorazione. ESTATE, Estate mia, non declinare! Fa che prima nel petto il cor mi scoppi come pomo granato a troppo ardore. Estate, Estate, indugia a maturare
FIGLIO della Cicala e dell’Olivo, nell’orto di qual Fauno tu cogliesti la canna pel tuo flauto, pel tuo sufolo doppio a sette fóri? In quel che ha il nume agresto entro un’…
Un falco stride nel color di perla: tutto il cielo si squarcia come un velo. O brivido su i mari taciturni, o soffio, indizio del sùbito nembo! O sangue mio come i mari d’estate!
Canta la gioia! Io voglio cingerti di tutti i fiori perché tu celebri la gioia la gioia la gioia, questa magnifica donatrice! Canta l’immensa gioia di vivere,