Benedetta Merlo

11 dicembre 2013

Rido fra me e me.
Cerco l’amore ma non so prenderlo
riconoscerlo o accettarlo,
se non è anche natura.
Persone si avvicinano
smaniose di leggermi, e io fuggo
Per ritrovarmi volutamente sola
in piedi su gambe stanche ma salde
Rido per le contraddizioni, i paradossi
il non-senso
Rido per me e per tutti,
per il mio stomaco, gabbia di sogni
fattisi carne bruciante e mani formicolanti
Sogno di essere radice di un albero
il contatto con la terra
la libertà
Sogno di essere fluttuante, inconsistente
invisibile ma percepibile attraverso sensi inusuali
 
Di essere meglio
di quello che sono

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