di ombrello siamo ci ogni sulla cosa nell che piove milano osservo sul tavolo quell fiori ampio po logorato sotto cui riparavamo abbracciati nei giorni pioggia nuda solletico aria perché frammenti acqua sparsi dispersi per luce imprigionati liberi atmosfera ora graffiata dal covid minima luogo ricordo pioveva quella sera percorrevi dune mio corpo come filo baci cucivi mia pelle parole leggere appena sussurrate tristi piene gioia lingue solo noi note creando musica vuoti silenzi intervallati ai suoni danzavano dentro univano sola infinito nel nulla cunicoli valvole tubature città fango ampolla verde sanguina